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mostra on line 2020





Di Rosella Maspero


"Sirio - la stella del cane" di NATALIE JACQUOUNAIN

Oggi il mio sguardo interiore si rivolge ad un’opera di Natalia Jacquounain nell’ambito della mostra on line intitolata “Esotismo mistico” curata da Luca Siniscalco.
L’opera si intitola “SIRIO”.

Da tutte le opere esposte di Natalia Jacquounain sento trasparire una sorta di denuncia che trova la sua origine in una nostalgia. Nostalgia di cosa? Nostalgia di caratteri di umanità. L’artista, di origine russa, consapevole dello stato di alienazione in cui versa l’essere umano, esprime il desiderio di viaggiare lontano, da qui l’esotismo fatto di ricordo che inevitabilmente porta ad una ricerca, ad un’elevazione, addirittura ad un desiderio di misticismo, per certi versi di magia, tornando a percepire la propria vitalità.

Nelle mie incursioni cerco di creare un piccolo viaggio ogni volta trasformando l’incursione in una piccola escursione che ciascuno di noi può percorrere alla scoperta di qualcosa. Mi piace che ci sia un iter ed al contempo che il processo proposta possa essere di supporto alle persone favorendo un incontro con se stesse e con l’altro, talvolta con un altrove, per poi tornare un po’ più “nuovi” ogni giorno.

Bene, veniamo a Sirio che ricordiamo essere una stella, in verità la stella più brillante dell’intera volta celeste, facente parte della costellazione del Cane Maggiore e distante 8,6 anni luce dal nostro pianeta. Il nome deriva dal greco antico e si traduce con termini che pongo appositamente nel seguente ordine: ardente, bruciante e splendente. I greci temevano che la stella fosse così potente nel suo ardere da poter anche danneggiare campi e raccolti. Il suo colore sembra essere fra il bianco e l’azzurro.

Ora ti consiglio di dare una prima lettura con attenzione al seguente processo e poi di metterti dinanzi all’immagine dell'opera per metterlo in pratica. Prepara in anticipo anche l’immagine di Sirio da osservare. (La trovi allegata al presente post). Un consiglio che posso darti è di ammirarla ingrandita salvandola sul pc e collegando lo stesso alla tua televisione.

Bene, per prima cosa scegli se abbinare all’osservazione del dipinto ed all’esercizio una musica. Io l’ho osservato ascoltando Enya, album “Paint the sky with stars” . Puoi scegliere una musica che desideri così come di osservare senza alcun sottofondo. Il volume della musica, in ogni caso, deve essere sempre mantenuto basso ed accompagnare, mai sovrastare l’opera.

Natalia Jacquounain rappresenta qualcosa in più oltre alla stella del cane proprio attraverso la raffigurazione del cane, l’ unica figura che fuoriesce dalla bidimensionalità e acquista tridimensionalità grazie alla scultura. La figura umana, una persona seduta comodamente, sembra non vedere quanto le ruota intorno. Possiamo apprezzare il cagnolino che risulta sempre leggiadro sia nel dipinto che nella scultura, in compagnia del suo gioco preferito, una pallina colorata che viene rappresentata con i colori attribuibili alla stella Sirio.

Il cane che da ora chiameremo Sirio è in una posizione nota come “invito al gioco” (per completezza sottolineiamo che sappiamo che nel linguaggio cinofilo tale posizione può essere assunta anche a protezione di una risorsa, oppure può caratterizzare l’effetto molla che precede un attacco). Nell’opera, senza ombra di dubbio, si tratta di invito al gioco.

Ciò che vi invito ad osservare ed a sentire è lo stridere fra l’atteggiamento giocoso del cane che si libra in una danza invitando l’umano a prendere parte al gioco e l’indifferenza dell’essere umano che resta seduto a guardare.

Quale delle due figure è vitale nell’opera? L’animale che leggero e spensierato desidererebbe tanto giocare con noi. Il cane è ardente, come Sirio, ma arde dalla voglia di giocare! L’oggetto del gioco è colorato, invitante tanto quanto lo scodinzolare e la postura del cane che esprime gioia.

Quand’è stata l’ultima volta che hai risposto ad un invito al gioco? (ovviamente mi riferisco a giochi semplici e legali!?). Che fosse del tuo cane, di tuo figlio, di un amico/a, di un familiare. Forse sei già una persona giocosa e trovi tempo per giocare nonostante tutti gli impegni che hai. Apprezza sempre i momenti che dedichi alle persone o agli animali domestici per condividere piccole esperienze giocose. Non mi riferisco ai videogiochi, alla virtualità, ma ad una interazione il più possibile reale. Se così non fosse, cioè se leggendo ti sei accorto/a che non ricordi quasi quando hai trovato la tua leggerezza giocando con qualcuno, sforzati di creare uno spazio dedicato a qualcuno per giocare.

Ora fai caso al tuo respiro, senti l’aria che entra ed esce in modo tranquillo, fai caso al tuo respiro senza mai forzarlo. Poi osserva l’immagine dell’opera Sirio per due minuti alla luce di quanto hai letto. Ti chiedo di chiudere gli occhi e di fare uno sforzo immaginativo. Prova ad immaginare l’opera nella tua mente ed immedesimati nel cane.

Immagina di esser tu il cane che saltella e di invitare al gioco la figura rappresentata portando con te la pallina colorata e di provare persino a porgergliela davanti e di invitare nuovamente al gioco. Senti che ardi dalla voglia di giocare. Non è bello essere ignorati quando si invita a giocare, vero?

Bene ora continua ad immaginare, pensa a chi desideri possa giocare con te, che sia il tuo cane, tuo figlio, il tuo partner, un famigliare, un amico/a, lascia che l’immaginazione ti porti a visualizzare questa figura che sarà seduta proprio sulla sfera come la persona nell’opera. Trova il modo per “scodinzolare” e mostrare il tuo desiderio di giocare, invitala a giocare con te. Visualizza che giocate, senti la gioia che provate nel dedicarvi del tempo “leggero”. Ora, se vuoi, puoi anche immaginare l’inverso e cioè l’altro/a che invita te al gioco, immagina l’invito proprio come una danza, fai sì che sia un invito il più possibile gioioso al gioco. E immagina te stesso che accogli l’invito al gioco. Immagina di giocare nuovamente.

E’ tempo di riaprire gli occhi e muoverti un pochino. Lo so, quanto era bello stare a giocare con l’immaginazione! Porta con te le belle sensazioni provate. Ora non ti resta che tradurre in realtà quanto hai appreso. Se hai rifiutato o ignorato l’invito al gioco del tuo cane o di tuo figlio o di una persona a te cara trova il modo per scusarti, ma senza troppi discorsi che ti faranno perdere ulteriore tempo, giocaci e basta. Trova un piccolo gioco da poter fare insieme.

Giocare è come danzare. Giocare è sinonimo di vitalità. Divertiti, ridi, sii leggero/a quando giochi. Troverai nuove energie, belle perché frutto di condivisione, anche per fare meglio tutto il resto. Essere esseri umani è sempre sinonimo di essere in relazione a qualcuno. Noi da soli non ci bastiamo e l’arte ce lo ricorda sempre!

Sei d’accordo anche tu con George Bernard Shaw che sostenne che “l’uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare” ?

Per finire, da oggi quando alzerai la testa per vedere le stelle pensa che potresti anche incrociare la splendida ardente Sirio, la stella del cane (che amava giocare).