NUOVO RINASCIMENTO English Francais

mostra al Centro Leonardo da Vinci 2022


Di Luca Sinescalco

TESTO CRITICO
Artista visionaria, Natalia Jacquounain riunisce nelle sue creazioni una vasta molteplicità di riferimenti artistici. A risplendere nelle sue opere, in particolare, sono tre correnti fondamentali dell’arte novecentesca: cubismo, espressionismo e surrealismo.
La lezione del cubismo emerge soprattutto nella risoluzione geometrica delle forme spaziali e di taluni dettagli compositivi; la tradizione espressionista si mostra invece nell’intensità delle figure umane rappresentate, di cui è il lato emotivo, più che la mimesi descrittiva, a essere oggetto di studio; il magistero surrealista, infine, accresce d’intensità l’impalpabile clima onirico che pervade le tele.

Le ultime riflessioni dell’artista sono strettamente legate al tema – attualissimo – della sfida ecologica. La simbiosi fra microcosmo e macrocosmo, il carattere spirituale e metafisico inscritto nella dimensione immanente e biologica della natura, traspaiono nelle sue opere più recenti, fra cui s’inscrive l’“Étoile du diable”, rappresentazione della dimensione enigmatica radicata nella dimensione cosmica.
Alla “fuga degli dèi” Jacquounain oppone la forza della rimitizzazione – l’arte assurge a unione simbolica (tesi, questa, già romantica) di natura e cultura: a sfavillare è la potenza di un cosmocentrismo (o cosmoteandrismo, per usare l’espressione di Raimon Panikkar) su cui fondare una nuova estetica.